Negli ultimi anni sempre più studenti si rivolgono a noi, ai professori e ai rappresentanti degli istituti scolastici che frequentano per chiedere informazioni sull’attivazione di un regolamento per la gestione di una carriera alias per studenti e studentesse in transizione di genere

La carriera alias consente agli studenti con varianza di genere, i cui genitori ne facciano richiesta, se minori, di essere denominati in tutti gli atti interni dell’istituzione scolastica con un nome corrispondente al genere sessuale al quale si sentono di appartenere, mentre in tutti gli atti con valenza certificatoria (pagelle, attestazioni o altre comunicazioni nei confronti di soggetti esterni) la scuola continua ad utilizzare il nome anagrafico.

Accogliamo con entusiasmo la notizia relativa all’attivazione della carriera alias nell’istituto artistico e classico del comune di Latina

La scuola accoglie ogni singolo preservandone la dignità e predisponendo attività formative alla crescita personale e sociale dell’individuo come attore in società complessa. Non si tratta come qualcuno vuole farci credere, di sovvertire un sistema verso la deriva dei valori alla base delle nostre comunità. questi interventi invece, rafforzano i principi che sono alla base di ogni comunità educante, direi alla base di ogni sana comunità: il contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione e il superamento di pregiudizi e disuguaglianze.

Accompagnare le studentesse e gli studenti in percorso così delicato permeato da fasi di sofferenza interiore che possono alimentare l’insuccesso scolastico e la marginalizzazione sociale è un dovere delle istituzione ed è nella scuola che il processo di inclusione si attua. Non solo è doveroso ma giusto! Ogni alunno deve sentirsi libero di esprimersi se non si riconosce nel sesso attribuito alla nascita e non per questo essere giudicato, emarginato e vessato

Per chiunque vogli approfondire l’argomento, per i nostalgici dei tempi in cui l’accettazione di qualcosa di non conforme, diverso era utopia forniamo alcuni riferimenti normativi:

• art. 3 della costituzione italiana;
• legge 164/82
• Convenzione Onu sui diritti infanzia e adolescenza 1989 (I 4 principi fondamentali);
• Regolamento UE 2016/679 o GDPR e Codice Privacy (D.lgs. 196/03);
• Legge n. 59 del 15 marzo ’97 e successivi decreti, Autonomia Scolastica;
• DPR n. 275/99, Autonomia delle Istituzioni Scolastiche;
• DPR n. 249/98 e successive modificazioni, Statuto delle Studentesse e degli Studenti;
• Risoluzione del Parlamento Europeo del 28 settembre 2011 sui diritti umani, l’orientamento sessuale e l’identità di genere nel quadro delle Nazioni Unite;
• Legge 107/2015, Art. 1 comma 16;
• Linee Guida per la tutela di tutti i diritti umani da parte delle persone LGBTIQ+