Nel pomeriggio di oggi si è tenuto l’incontro tra il ministro e le organizzazioni sindacali. La FLC CGIL ha rivendicato la necessità di azioni importanti per la riduzione del precariato, per il rinnovo del contratto, l’implosione delle segreterie amministrative, la precarietà degli organi sciata, la gestione schizofrenica delle richieste progettualità PNRR e la stabilizzazione del personale idoneo dei precedenti concorsi prima dell’avvio dei prossimi.
La stabilizzazione e regolarizzazione degli stipendi che negli ultimi anni soprattutto per il personale precario, non può essere risolta con una promessa di impegno. Le disfunzioni organizzative del ministero non possono ricadere sempre sulla fascia più debole dei lavoratori, lo scorso anno la disperazione del personale precario ha raggiunto picchi inimmaginabili, mesi e mesi senza stipendio bollette, rate… addirittura l’impossibilità di raggiungere il posto di lavoro per l’impossibilità di fare rifornimento di benzina.
Alle risposte vaghe del ministro e alle promesse non mantenute la FLC risponde con un dossier dettagliato con problematiche e proposte e annuncia una mobilitazione per rivendicare diritti basilari dei lavorato come un adeguato aumento stipendiale, una corretta attribuzione delle mansioni e incremento degli organici.
Due i ponti focali: gli attuali stanziamenti coprono solo 1/3 del tasso di inflazione per il triennio 2022-2024 mentre l’emergenza salariale, unita ai carichi di lavoro fuori controllo sofferti dal personale della scuola, docente e ATA, esigono una risposta immediata.
A questo si aggiungono:
- la richiesta di raddoppiare il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa,
- il finanziamento dei buoni pasto beneficio di cui, caso unico in tutto il panorama del lavoro pubblico, risulta privo solo il personale della scuola.
- La necessità di ripristinare la validità dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera e il rifinanziamento della card docenti di 500 euro da estendere subito anche ai precari
e le richieste puntuali presenti nel dossier allegato
Il nostro dossier